Metropolitana di Torino, Linea 1

Soggetto attuatore: Comune di Torino
Gestore: GTT
Beneficiario dell’opera: il cittadino
Costo dell’opera: 1,046 mld €
Durata dell’intervento: 16 anni
Data di inizio lavori: 2000
Data di fine lavori: da definirsi

 

Un’innovazione per il territorio italiano:

Il 4 febbraio 2006, in vista dei XX Giochi olimpici invernali, prendeva avvio il servizio della linea 1 della metropolitana di Torrino.
In occasione del viaggio inaugurale, Vincenzo Giori, Amministratore Delegato di Siemens Italia, dichiarava:

“La metropolitana automatica avviata, ed oggi ulteriormente ampliata, a Torino costituisce certamente un’innovazione senza precedenti per il territorio italiano, perfettamente in linea con le tendenze demografiche globali di una continua crescita e urbanizzazione delle popolazioni”.

Per la precisione, Giori fa riferimento al sistema di guida automatica del tipo VAL (veicolo automatico leggero), nome commerciale assegnato alla metropolitana su pneumatici, progettata dalla società francese Matra nel 1983, poi assorbita dalla Siemens, per la realizzazione della metropolitana di Lilla, prima metropolitana automatica del mondo, successivamente adottata anche in altre città francesi, quali Rennes e Parigi. Torino risulta essere, dunque, la prima città italiana ad adottare questo sistema.

Ad oggi la metropolitana è gestita dal GTT (Gruppo Torinese Trasporti) ed è collegata con il servizio ferroviario metropolitano di Torino, con la rete tranviaria della città, oltre che con le autolinee urbane, suburbane ed extraurbane.

Dalla progettazione alla realizzazione della linea 1:

In relazione a quanto premesso, è opportuno specificare che, nonostante la sua recente attività, l’ideazione di questo stesso servizio ha origini ben più lontane di quanto si possa immaginare.

Già negli anni venti, infatti, durante il riassetto di Via Roma, venne predisposto un tunnel che avrebbe dovuto far parte di una linea metropolitana sotterranea. Il progetto venne accantonato, per essere nuovamente ripreso nel corso degli anni sessanta. In quegli stessi anni venne costituita la SMT (Società per la Metropolitana Torino), con l’obiettivo di dotare la città di questa infrastruttura. Furono svolti, dunque, alcuni studi di fattibilità che contribuirono all’avvio dei primi scavi esplorativi presso il quartiere della Crocetta, ipotizzando un progetto che prevedesse un sistema di gallerie di circa sette chilometri sotto la zona in esame. In seguito il progetto venne scartato a favore di una soluzione che prevedeva un collegamento sotterraneo, tra gli stabilimenti della Fiat Mirafiori con i maggiori quartieri operai della periferia. Tuttavia, nell’autunno 1975, il nuovo consiglio comunale decise unanimemente lo scioglimento della SMT, con l’abbandono di quest’ultimo progetto.

All’inizio degli anni ottanta si valutò di dotare la città di un sistema alternativo, optando per la scelta di una metropolitana leggera e prevedendo la realizzazione di cinque linee di tipo metrotranviario che avrebbero percorso in superficie o sotto la superficie stradale le maggiori direttrici cittadine, utilizzando in superficie corsie riservate. Solo una delle linee ipotizzate fu completata con le caratteristiche previste, mentre quelle restanti vennero gestite come linee tranviarie ordinarie.

Nel novembre 1995 venne approvato il progetto di una linea Campo Volo – Porta Nuova, dal confine Ovest tra Torino e Collegno alla principale stazione ferroviaria, ma i fondi stanziati non furono sufficienti e il progetto venne sospeso.
Bisognerà attendere l’aprile 1999 per vedere recuperare il progetto precedente. È in questo periodo che la fusione dell’ATM (Azienda Torinese Mobilità) con la SATTI (inizialmente Società Anonima Torinese Tranvie Intercomunali, poi Società per Azioni Torinese Tranvie Intercomunali e infine Società per Azioni Torinese Trasporti Intercomunali) darà origine al Gruppo Torinese Trasporti, con l’obiettivo di dotare la città dell’attuale sistema di metropolitana ed ottenere un finanziamento statale al 60%.

I lavori per la realizzazione della linea 1 iniziano ufficialmente il 19 dicembre 2000. Circa sei anni dopo, viene inaugurata la tratta da Fermi a XVIII Dicembre.

Il 5 ottobre 2007 viene attivato il prolungamento da XVIII Dicembre a Porta Nuova FS, comprendente le stazioni intermedie di Vinzaglio e Re Umberto, oltre alla stazione di Porta Susa.

Il progetto preliminare per l’ulteriore prolungamento della linea 1 da Lingotto a piazza Bengasi è stato approvato nel 2008 e nel corso del 2009 sono stati assegnati i fondi per il suo completamento. I lavori per la realizzazione di quest’ultimo prolungamento, sono attualmente in corso.

Il 2 settembre 2009 l’ente regionale ha anche approvato la realizzazione della linea 2 della metropolitana, che collegherà la zona sud con la zona nord della città, incrociando la linea 1 in una stazione di interscambio individuata nella stazione Porta Nuova.

L’inaugurazione della tratta Porta Nuova – Lingotto è avvenuta il 6 marzo 2011.

Nel 2015 viene completata la progettazione definitiva per l’estensione tra l’attuale capolinea Fermi nel comune di Collegno e il nuovo capolinea Cascine Vica nel comune di Rivoli.

In base a quanto appena riportato, ad oggi, La Metropolitana di Torino è attiva nella tratta Fermi – Lingotto:

metrotorino2

Post correlati