La Giunta Comunale ha da poco definito le linee guida per la redazione dell’avviso pubblico di manifestazione di interesse a cui dovranno attenersi le società che gestiranno il car sharing “free floating“. Questo servizio si caratterizza per non avere dei punti di sosta convenzionati: le auto del car sharing, dopo l’utilizzo, possono essere parcheggiate per strada, esattamente come si fa con la propria vettura.
Ecco dunque l’interesse a costituire una flotta minima di 300 veicoli omologati Euro 6 (a benzina, gpl o metano) per ogni operatore, destinati a garantire il servizio di auto in condivisione a flusso libero (senza, per l’appunto, stazioni fisse di prelievo e deposito del mezzo) su una più ampia area urbana.
Per l’erogazione del servizio vi sono incentivi a proporre auto elettriche o ibride. Diversamente non sarà consentito l’impiego di vetture alimentate a gasolio.
Il nuovo servizio sarà reso operativo a partire dal 1 novembre e le società interessate avranno 90 giorni di tempo per completare il parco auto della flotta.
Ai futuri operatori sarà consentito l’utilizzo di alcuni punti di sosta (ex “io Guido“), riservati esclusivamente alle auto del car sharing. Inoltre sarà richiesto di estendere l’attività nei quartieri più periferici, eventualmente con la formula delle postazioni fisse. Gli stessi operatori renderanno disponibili i dati sul servizio in tempo reale, al fine di consentire una piena integrazione del car sharing con i servizi di infomobilità della Città di Torino.
Sul portale istituzionale della Città “Muoversi a Torino”, gli utenti potranno così visualizzare, attraverso una mappa, i servizi di car sharing disponibili, mentre in una seconda fase si potrebbe arrivare alla prenotazione dell’auto condivisa integrando le funzionalità dell’applicazione web comunale con le app dedicate dei singoli operatori.
A questo proposito, Lapietra (assessore alla Viabilità e Trasporti) afferma: “La disponibilità di questi dati consentirà alla Città di Torino di disporre di analisi statistiche sull’effettivo utilizzo del car sharing che, integrate con gli strumenti esistenti e le informazioni già a disposizione, saranno utili a pianificare interventi sulla mobilità”.
Fonte:
Città di Torino: http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_596.shtml
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