Investimenti aggiuntivi per 600 milioni di euro nel contratto di programma Anas con orizzonte temporale fino al 2022 e la certezza della rimodulazione dei finanziamenti per la Masserano-Ghemme sulle annualità 2018-2019 sono i principali risultati di un incontro che una delegazione piemontese composta dall’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, e dai presidenti o rappresentanti delle Province (assente la sola Vercelli) e della Città metropolitana di Torino ha avuto il 6 novembre presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Al centro della discussione c’era infatti la complessa partita della riclassificazione delle strade provinciali, che ha visto Regione e Province impegnate in una lunga trattativa con il Ministero e Anas, secondo la quale il passaggio di una parte della rete oggi in capo alle Province ad Anas doveva essere accompagnata dall’impegno di realizzare una serie di investimenti sui 1100 km di strade trasferite. Con le nuove risorse, che portano ad oltre 900 milioni l’importo del contratto di programma Anas 2016-2020, sarà possibile realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria (messa in sicurezza di ponti e strade) ed opere importanti e attese da anni. Il passaggio di competenze sarà ufficializzato con un decreto già in fase di perfezionamento dal Ministero.
Per quanto riguarda la Masserano-Ghemme, la preoccupazione riguardava il ritardo accumulato da Anas nella progettazione del tracciato della cosiddetta “Pedemontina”, che rischiava di compromettere il finanziamento di 80 milioni previsto nel decreto Sblocca Italia del 2014 e vincolato alla presentazione del progetto entro la fine di quest’anno. Un apposito decreto del Governo, già approvato dalla Corte dei Conti ma non ancora pubblicato, ha prorogato la scadenza, riprogrammando gli 80 milioni sulle annualità 2018 (75,08 milioni) e 2019 (i restanti 4,54), scongiurandone la perdita.
“Un buon risultato – ha commentato l’assessore Balocco – frutto della collaborazione tra istituzioni, che consentirà di sgravare le Province dagli oneri di manutenzione delle strade riclassificate e di realizzare importanti investimenti che altrimenti sarebbe stato difficile ottenere”.