In un futuro forse non troppo lontano, nei controviali di Torino, si dovrà viaggiare ad una velocità massima di 20 km/h. E La prima “Zona 20” in cui verrà testata questa nuova proposta, sarà nei controviali di corso Principe Oddone e si tratterà di una strada aperta sia al traffico di auto che di bici, in modo promiscuo. “L’esperimento” avverrà nei controviali del nuovo tratto di Passante Ferroviario da pochi mesi inaugurato. “La mia mobilità, per ora, è insostenibile — sottolinea con una battuta l’assessore ai Trasporti della giunta da poco insediata Maria Lapietra, durante il convegno dedicato al Bike2work — voglio trasformarla in sostenibile”.
“Torino si unirà all’associazione delle Città 30 e lode, quelle che fanno delle “Zone 30” non un’eccezione, ma il modello a cui ispirarsi nella costruzione della viabilità”, continua Lapietra; “Se poi il controviale a 20 chilometri all’ora funzionerà, Torino darà vita all’associazione 20 e lode”.
Non sarà solo questione di cartelli modificati con il nuovo limite di velocità o di segnaletica orizzontale, ma di un vero e proprio rifacimento della strada che obbligherà gli automobilisti ad andare ad una velocità molto più bassa del normale. I lavori, già iniziati, tra corso Regina Margherita e piazza Baldissera, prevedono la realizzazione di diverse chicane su tutta la carreggiata sfruttando le aree di sosta, alternandole da un lato all’altro della strada.
Sempre Lapietra dice: “Saranno strade più sicure; essere investiti ai 30 chilometri all’ora equivale a una caduta dal primo piano con una probabilità di morte inferiore al 10 per cento. A 20 chilometri all’ora il rischio è ancora inferiore”.