Critiche per il nuovo Corso Principe Oddone

È stato inaugurato da poco il nuovo Corso Principe Oddone, e già sui social, e non solo, fioccano le prime critiche all’opera così lungamente attesa dai Torinesi. Già, perché secondo alcune associazioni come Fiab, Bike Pride e Bici e dintorni, lo spazio dedicato alle auto nell’appena inaugurata nuova arteria sarebbe superiore all’80%, quando, secondo i principi guida del BiciPlan e del Pums, documenti elaborati dagli stessi tecnici del Comune, sarebbe prevista una suddivisione dello spazio nelle nuove infrastrutture in: 1/3 infrastrutture ciclabili e pedonali; 1/3 trasporto pubblico e 1/3 mobilità motorizzata privata.

La tesi sostenuta da queste associazioni è che relegare ai margini le modalità di spostamento sostenibile non rispecchia assolutamente i principi non solo dei piani elaborati dal comune, ma neanche ad un concetto di città che vorrebbe definirsi Smart.

Sicurezza e fruibilità, accessibilità alla ciclabile, totale mancanza di trasporto pubblico, finiture non adeguate e soprattutto la sensazione di autostrada urbana, sono solo alcune delle critiche che sono state mosse nei confronti della nuova infrastruttura.

Si è forse persa l’occasione di dare un volto più fruibile, sostenibile, ma anche commerciale ed attraente dal punto di vista turistico a questo pezzo, importantissimo, di città?

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