Riorganizzazione del trasporto pubblico nei piani del nuovo sindaco.

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Pochi giorni dopo le indiscrezioni sulla possibilità di nuovi tagli all’azienda Gtt, si parla infatti di ridurre di 20 milioni su 150 il finanziamento pubblico,  ecco che si fa strada l’ipotesi di una possibile riorganizzazione del trasporto pubblico di superficie.

La ricetta è vecchia di almeno due anni, quando Gtt commissionò uno studio al Politecnico di Torino, poi mai attuato effettivamente. Il piano, elaborato da un team di esperti capeggiati da Cristina Pronello, docente di pianificazione dei trasporti, prevede, oltre alla già citata riduzione dei finanziamenti pubblici, un taglio di circa 7 – 8 milioni di km l’anno su circa 44 e la soppressione di 20 linee di autobus, cercando, allo stesso tempo, di rendere più efficiente l’intero sistema. Allo stato attuale il t.p.l. Torinese è composto da 8 linee di tram e 74 linee di autobus. La riduzione porterebbe allo stesso numero di linee di tram e a 54 linee di autobus, ma la rete dovrebbe, secondo il piano, essere resa più efficace puntando su una decina di linee di forza che dovranno tagliare il centro, un’altra decina di linee di adduzione che dovranno portare le persone verso le linee forti e da una quarantina di linee territoriali che serviranno i quartieri e i comuni della cintura. Potremmo avere quindi meno linee ma con passaggi molto più ravvicinati (ogni 5 minuti nelle ore di punta) e dovrebbero anche di conseguenza diminuire i tempi di percorrenza. Si viaggerà, quindi, in meno tempo ma cambiando più spesso linea. Oltre a ciò potrebbero essere soppresse una fermata ogni 5 per rendere più fluido il passaggio degli autobus, ed eliminate le corse dopo le 21.00 delle linee meno utilizzate la sera.

Oltre alla proposta Pronello, a settembre, potrebbe aprirsi il dibattito sulla ZTL, che nei piani del neo Sindaco Appendino, potrebbe essere estesa anche nelle fasce pomeridiane.

 

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