Sarà Infra.To, la società di progettazione e realizzazione delle infrastrutture in house alla Città di Torino, a realizzare il progetto definitivo della prima tratta della seconda linea della metropolitana torinese, dalla stazione Rebaudengo al Politecnico.
Un percorso di circa 9 kilometri e 600 metri lungo il quale si susseguiranno 13 stazioni (il progetto di fattibilità dell’intera opera, preparato dalla cordata di imprese che ha come capofila la francese Systra e approvato lo scorso febbraio, definisce un tragitto che si snoda tra San Mauro e Orbassano per 28 km e 32 fermate) e dove si stima che potranno muoversi giornalmente oltre 117mila persone.
“La scelta di arrivare fino al Politecnico, allungando la prima tratta che inizialmente era prevista fino a Porta Nuova, ha motivazioni urbanistiche e trasportistiche, ma anche economiche e tecniche – spiega l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra – . E’ facile capire – sottolinea Lapietra – come, arrivando fino al Politecnico, si genererà una domanda più alta che potrà consentire di coprire quasi per la metà del costo di esercizio. Inoltre – prosegue -, realizzare un pozzo di uscita per la talpa non in centro città, ma più a sud rappresenta una migliore soluzione quando i lavori dovranno proseguire”.
L’iter che prevede l’affidamento a Infra.To della progettazione definitiva della prima tratta Rebaudengo – Politecnico vedrà, parallelamente, lo svolgimento della conferenza dei servizi, convocata per il prossimo 5 maggio. Intanto la Città di Torino ha chiesto al Ministero delle Infrastrutture l’inserimento della linea 2 della metropolitana tra le opere strategiche e così accedere ai finanziamenti che la Cassa Depositi e Prestiti rende disponibili per lo sviluppo di grandi infrastrutture strategiche per il territorio, in attuazione del protocollo d’intesa firmato lo scorso anno con la Città di Torino e che prevede, tra le altre cose, il supporto a progetti di sviluppo della mobilità sostenibile e di potenziamento del trasporto pubblico urbano.