Galileo Ferraris, un parcheggio a rilento

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Vanno a rilento i lavori di scavo dell’importante parcheggio sotto corso Galileo Ferraris


Il parcheggio “Galileo Ferraris” è ubicato in corso Galileo Ferraris nel tratto tra via Promis e corso Matteotti, in una strada di accesso al centro storico, a grande flusso veicolare e pedonale. I lavori, iniziati il 17 Novembre 2014  con un investimento di 10.760.705 euro, sarebbero dovuti durare 548 giorni, ma ritrovamenti delle antiche mura della cittadella fortificata e di gallerie realizzate sottoterra hanno fatto rallentare e bloccare i lavori, richiedendo un nuovo progetto esecutivo. 

La variante alle opere di realizzazione del parcheggio sotterraneo Galileo Ferraris, predisposta dalla Città di Torino per tutelare e valorizzare i resti seicenteschi delle fortificazioni della Cittadella emersi durante gli scavi, ha trovato il parere favorevole della Soprintendenza archeologica e del ministero dei Beni culturali. I lavori sono stati sospesi nei mesi scorsi, proprio su richiesta degli enti di tutela.  Il nuovo progetto prevede la riduzione di lunghezza e posti auto  (circa un centinaio in meno), e la realizzazione di un’area museale ipogea. Altra area di intervento interessata dal progetto è la zona in superficie, che sarà riqualificata e attrezzata con aree verdi, aree giochi, percorsi pedonali e piste ciclabili.

Le modalità per la costruzione del parcheggio, infatti, potrebbero essere del tutto subordinate alla valorizzazione delle gallerie della Cittadella, soluzione che potrebbe anche portare all’ipotesi di abbandonare il progetto, qualora la costruzione stessa non fosse più praticabile. “Siamo convinti dell’utilità del parcheggio” – afferma l’assessore alla Viabilità Claudio Lubatti – “ma non è un’opera che si debba fare a tutti i costi e non c’è nessuna corsa alla distruzione di alcunché”.

 

 

Intanto, l’impresa incaricata della costruzione del parcheggio dovrebbe presto ripresentare il progetto per mettere a disposizione del pubblico e del Museo Pietro Micca i reperti rinvenuti durante gli scavi. Secondo quando affermato ieri in Sala Rossa, la società appaltatrice ha chiesto una consulenza a un’impresa specializzata nel restauro del patrimonio artistico. Insomma, un modo per dimostrare che l’intenzione di salvaguardare le gallerie della Cittadella c’è.

Nelle foto scattate dalla nostra redazione si nota che lo scavo è avanzato solo da corso Matteotti in su. Da via Promis invece ancorai lavori sono sostanzialmente fermi. In generale anche se erano presenti degli escavatori nel cantiere, l’ara del cantiere sembra quasi abbandonata e in attesa che il progetto riparta.

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